San Gregorio Palamas, arcivescovo di Tessalonica

Del modo con cui i cristiani debbano sempre pregare

 

Miei fratelli cristiani, vi esorto ancora, per la salvezza dell’anima vostra, non trascurate la pratica di questa preghiera [la preghiera di Gesù o preghiera del cuore]...

Sul principio vi apparirà difficoltosa, ma vi assicuro, da parte di Dio Onnipotente, che il nome del Signore Gesù invocato costantemente, vi aiuterà a superare gli ostacoli, e, quando col progredire del tempo vi sarete resi familiari a questo esercizio gusterete quanto è soave il nome del Signore. Con l’esperienza imparerete che è effettuabile e piacevole. Per questo S. Paolo che più di noi conosceva il grande bene che questo esercizio procura, ci comanda di pregare senza interruzione. Non avrebbe mai imposto quest’obbligo se fosse stato molto difficoltoso e inattuabile, in questo caso avrebbe pensato anticipatamente che non avendo la possibilità di adempirlo saremmo stati disobbedienti e trasgressori, così da incorrere nel biasimo e nella riprovazione. L’Apostolo non poteva avere questa intenzione.

Ricordiamo, per comprendere la possibilità della preghiera incessante, che il metodo consiste nel pregare con la mente. Questo lo possiamo fare ogni qualvolta lo vogliamo. Lavorando con le nostre mani, camminando, mangiando o bevendo, possiamo pregare con la mente e così praticare la preghiera mentale, l’unica gradita a Dio. Lavoriamo col corpo e preghiamo con la mente, il nostro uomo esteriore compia i suoi impegni corporali, l’uomo interiore sia del tutto dedicato al servizio di Dio, mai tralasci questo esercizio della preghiera mentale, in conformità a quanto Gesù, Dio e Uomo, ci ha ordinato: “Quando preghi, entra nella tua cella, quando avrai chiuso la porta prega il Padre che è nel segreto”.

La cella dell’anima è il corpo; le porte sono i cinque sensi. L’anima entra nella cella quando la mente cessa di vagolare qua e là, vagabondando in mezzo alle cose e agli affari del mondo, ma si stabilisce nell’interiorità, nel cuore. I sensi si chiudono e rimangono chiusi, quando li teniamo immuni dalle realtà sensibili esterne. Dio, che conosce tutte le cose segrete, vede la preghiera mentale e la ricolma in maniera percepibile con i suoi munifici doni. Vera e perfetta è quella preghiera che colma l’anima di grazia divina e di doni spirituali. Un balsamo colma col suo profumo il vaso che è accuratamente sigillato, altrettanto la preghiera quanto più è raccolta nel cuore, sovrabbonda di grazia divina.

Beati quelli che acquistano l’abitudine di questo esercizio celeste, supereranno le tentazioni dei demoni malefici, come David sconfisse l’orgoglioso Golia. Placa le disordinate passioni della carne, come i tre fanciulli spensero le fiamme della fornace. La consuetudine della preghiera interiore doma le passioni, come Daniele domò le fiere selvatiche. La rugiada dello Spirito discende nel cuore, come la pioggia invocata da Elia scese sul monte Carmelo. La preghiera della mente ascende fino al trono di Dio. ove viene riposta in fiale preziose, come profumo che si espande al cospetto dell’Altissimo. San Giovanni così le descrive nell’Apocalisse: “I ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, ognuno teneva in mano la cetra e delle fiale d’oro, piene di profumo, esse sono le preghiere dei santi”. La preghiera della mente è la luce che illumina l’anima dell’uomo, ne riscalda il cuore con l’amore di Dio. E la catena che unisce Dio con l’uomo e l’uomo con Dio. Cosa più che meravigliosa è il trovarsi con il corpo in mezzo agli uomini e con la mente in intimo colloquio con Dio... Quale dono più grande puoi desiderare di questo che ti permette di essere costantemente davanti a Dio e di conversare con Lui, conversare con Dio, senza di Lui, nessuno può esser benedetto né nella presente né nella futura vita?

Fratello, chiunque tu sia, quando avrai preso in mano questo libro e l’avrai letto e vorrai mettere in pratica i vantaggi che la preghiera della mente apporta all’anima, ti esorto ad usare l’invocazione: Signore abbi pietà, per l’anima di colui che ha lavorato alla stesura di questo libro e di chi l’ha aiutato a pubblicarlo. Essi hanno grande bisogno della tua preghiera per ottenere la misericordia divina per le loro anime, come Tu ne hai bisogno per la Tua. E così sia.

Filocalia, vol. V, p. 107-112.

 Pubblicato originariamente in: http://digilander.libero.it/ortodossia/palamas.htm

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